Lunedì era luna piena e come d'abitudine io e i miei ragazzi,
ne abbiamo approfittato per organizzare una merenda in suo
onore.
Connettersi con il ciclo lunare è fondamentale per poterne
godere dei benefici e non venirne travolti. Nei due giorni che precedono e nei
due giorni che seguono il plenilunio non è raro infatti constatare nelle persone una
maggiore tendenza al nervosismo e all'ansietà... l'energia è tanta quindi è
fondamentale arrivare preparati per poterla accogliere al meglio.
La luna di ogni mese porta con sé caratteristiche precise, che si collegano
al ciclo stagionale e a tal proposito sono nate leggende
e racconti che cambiano a seconda delle culture di riferimento e naturalmente anche a seconda della localizzazione
geografica.
La luna di febbraio assume nomi diversi: "Awakening
Moon" secondo Gardner,"Full Snow Moon" e "Hunger Moon" per gli indiani d'America e per i Celti "Moon
of Ice".
La luna di febbraio è chiamata anche "Storm Moon", per
rappresentare la fertilità portata dalla pioggia e l'accettazione della distruzione
come punto di partenza necessario per aprire la via a nuovi inizi.
Se durante la Luna del Lupo di gennaio abbiamo sottolineato
l'importanza del sentirci radicati, ora è il momento di lasciare che tutto ciò
che abbiamo preparato e seminato durante il periodo invernale trovi la strada per affiorare alla Luce, iniziando così a concretizzarsi.
In questo periodo è importante dedicarsi ai rituali di purificazione (per sé e per la casa) al fine di accogliere nel modo migliore il cambiamento e il rinnovamento che la primavera porterà con sé scendendo sulla Terra
La luna piena rappresenta il completamento di quanto abbiamo
progettato durante la luna nuova, quindi è tempo di accogliere con gratitudine
tutto ciò che l'Universo ha deciso di donarci, lasciare andare i vecchi schemi e aprirci a tutto ciò che è Luce e che si allinea alla manifestazione del nostro
vero Io.
Parlando con i ragazzi dei diversi modi con i quali le diverse culture interpretano la luna di febbraio, abbiamo
deciso insieme come decorare l'altare.
Dato che quest'anno, almeno dalle nostre parti,l'inverno non è stato
per niente nevoso, abbiamo deciso di abbellire l'altare con cristalli di
neve fatti di carta decorata con brillantini e i grandi hanno disegnato due
paesaggi nei quali la luna piena era protagonista.
Dopo aver decorato l'altare e acceso le candele, ci siamo
divertiti nel riprodurre il suono della tempesta con tamburi, bastone della
pioggia e campanelli.
A musica e risate terminate abbiamo ringraziato la Dea e il Dio per le belle giornate e l'aria tiepida di questi ultimi giorni... segno dell'arrivo ormai imminente della primavera e subito dopo la merenda a base di tè alla vaniglia e torta alla crema ha avuto inizio.
Insomma... un pomeriggio semplice e meraviglioso, di forte connessione energetica e spirituale e il fatto di poterli condividere con i miei ragazzi mi riempie di gioia e gratitudine.