Imbolc è una festa celtica di origine irlandese, che convenzionalmente
cade il 1° febbraio, anche se si festeggia a partire dal tramonto del 31
gennaio, ovvero quando ci troviamo nel punto mediano tra il solstizio d'inverno
e l'equinozio di primavera.
In origine era una festa legata alla pastorizia, in quanto era
il periodo in cui le pecore da latte partorivano e questo significava avere a
disposizione, dopo i lunghi mesi freddi in cui si erano consumate le provviste
raccolte l'anno precedente, latte
fresco, burro , siero di latte e formaggi.
Imbolc significa infatti "in grembo" (gravidanza
delle pecore) mentre Oilmec (altro nome usato per identificare questa
ricorrenza), significa "latte ovino" (chiaro riferimento alle pecore
da latte) .
Imbolc è anche una Festa del Fuoco, è dedicata Brigit (dea del fuoco... e non solo...) e una festa della Luce perché in questo periodo dopo il gelido e oscuro inverno, le giornate cominciano ad allungarsi, la natura comincia a risvegliarsi sotto i primi deboli e caldi raggi del sole che permettono ai primi fiori di sbucare dal terreno innevato e indurito dal freddo.
La speranza dell'arrivo della primavera, fa di questa ricorrenza anche una festa di purificazione e rinascita, che riguarda non solo l'aspetto interiore del lasciare andare le cose passate per fare spazio a nuovi progetti, ma anche quello più materiale di pensare ad una pulizia "fisica" ed energetica della propria casa.
Infatti è d'uso fare le grandi pulizie domestiche, magari donando
tutti quegli oggetti che solitamente non vengono usati, ed è importante spalancare
le finestre per permettere all'aria fresca e alla tiepida luce del sole di
rigenerare l'ambiente in cui si vive.
Questa settimana io e i
ragazzi ci siamo impegnati oltre che nelle pulizie anche nei preparativi
necessari ad addobbare la casa con alcuni simboli di Imbolc.
Ieri pomeriggio
abbiamo preparato le Croci di Brigid e l'incenso che userò per fare la pulizia
energetica della casa.
La figura di Brigit è stata assorbita dal cristianesimo da
quella di Santa Brigida, badessa presumibilmente vissuta a Kiltare nel V sec.
D.C.
La leggenda narra che Santa Brigida, ai piedi del letto del
padre morente, avesse lasciato cadere dei giunchi dai quali ricavò una croce
che, mostrata al padre, convinse quest'ultimo ad aderire al
cristianesimo e a farsi battezzare.
Tutt'ora in Irlanda è uso mettere queste croci sul tetto
delle case come simbolo di protezione contro il male e gli incendi.
La croce dell'anno precedente viene data alle fiamme proprio
nella ricorrenza di Santa Brigida (1°Febbraio)
In realtà sembra che l'origine della croce di Brigit sia
molto più antica.
Ricorda molto un altro simbolo solare, la svastica e Brigit è appunto una dea solare.
Non avendo avuto la possibilità di reperire elementi
naturali necessari, per confezionare la
croce abbiamo optato all'uso della carta.
Una volta costruite le abbiamo appese in cucina, nell'angolo
dove abitualmente allestisco l'altare...
Per i conetti di incenso (da bruciare sulle apposite pastiglie
di carbonella), abbiamo usato una ricetta sperimentale, che però a dato
buonissimi risultati.
Ingredienti:
10 cucchiaini di acqua
3 cucchiaini di incenso in grani
4 cucchiaini di fiori di lavanda
4 cucchiaini di fiori di camomilla
2 cucchiaini di salvia
3 cucchiaini di miele
Palo Santo in polvere (q.b.)
Abbiamo pestato i fiori e la salvia in un mortaio, in modo
tale da "polverizzarli".
Messi in una ciotolina , nel mortaio abbiamo pestato anche i
grani di incenso per poterlo poi sciogliere meglio nell'acqua.
Nell'acqua in cui abbiamo sciolto l'incenso, abbiamo
aggiunto i fiori, il miele e alla fine il Palo Santo in polvere per rendere il
composto meno liquido e per modellarlo quindi più facilmente.
Con l'impasto ottenuto abbiamo modellato dei piccoli coni
che abbiamo messo su un foglio di carta forno. I piccoli conetti d'incenso sono
stati lasciati ad asciugare tutta la notte sul termosifone.